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Sessione di aggiustamento chiropratico

Cosa fa l'osteopata...

dopo un colloquio approfondito sullo stato di salute e sui sintomi, l'ostopata da inizio ad una fase di valutazione fisica della persona tramite tests specifici ed un esame obiettivo. Lo scopo finale è individuare le aree di maggiore restrizione in termini di mobilità e  consistenza  dei tessuti. A questo punto inizia il trattamento.

Cosa fa l'osteopata...

Dal punto di vista operativo l’osteopata ha un ampio bagaglio di approcci manuali per mobilizzare le strutture, per esempio le articolazioni, con lo scopo di modificare la barriera elastica delle regioni che hanno perso mobilità. Esistono tuttavia modalità di trattamento indirette dei tessuti, come la fascia ad esempio, con le quali si riescono a far variare le informazioni che arrivano al sistema nervoso centrale. Il tocco è semplice, sembra quasi che l’osteopata faccia poco o niente perché in alcune circostanze asseconda le tensioni dei tessuti. Intanto i recettori nervosi che sono diffusi in quei tessuti, portano informazioni differenti al sistema nervoso centrale. Questo significa far sì che i tessuti stessi modifichino e rimodulino la loro risposta motoria. Molto spesso il dolore è caratterizzato da uno spasmo muscolare che può dare irritazioni nervose e connettivali, oppure sono coinvolte strutture vascolari. Modificare la risposta motoria significa ridurre quello spasmo.

Sappiamo per esperienza, e per comprovate ricerche scientifiche, che il dolore è un fenomeno complesso ed è un’esperienza singolare per ogni persona. L’osteopatia, con le sue due macro modalità nell’approccio alla persona che si presenta con dolore, si pone come strumento estremamente versatile ed efficiente nel percorso terapeutico della persona stessa, in modo esclusivo, o a supporto di altre strategie terapeutiche.

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